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Progetto “La lingua italiana parlata standard nelle Università di Puglia”

Tra i luoghi dove ha avuto origine la nostra lingua nazionale c’è anche il Salento. Il sistema vocalico del dialetto salentino, infatti, è identico a quello usato dai poeti della Scuola Siciliana in cui nacque la prima letteratura Italiana in volgare e fu inventato il sonetto. E’ questa la tesi è al centro del progetto “La lingua italiana parlata standard nelle Università di Puglia”, che sarà presentato venerdì 7 dicembre, alle ore 10, nel Castello Carlo V, a Lecce.

L’iniziativa è promossa dal Laboratorio nazionale di Lingua italiana parlata, con il Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Puglia, la Provincia di Lecce e il Comune di Lecce.

Dopo i saluti delle autorità, il progetto sarà presentato dal direttore del Laboratorio nazionale di Lingua italiana parlata Pascal Pezzuto e dal docente di Evoluzione delle Politiche pubbliche dell’Università del Salento Gianpasquale Preite. Seguiranno gli interventi dei docenti dell’Università del Salento Paul Arthur (Archeologia medievale) e Benedetto Vetere (Storia medievale).

La tesi di un Salento partecipe della Scuola Siciliana, fondata da Federico II di Svevia nel 1230, sarebbe stata di recente confortata da una prova fornita proprio dall’archeologo Paul Arthur, che sta riportando alla luce una residenza di Federico II, individuata sotto il cortile del Castello Carlo V di Lecce.

Il progetto “La Lingua italiana parlata standard nelle Università della Puglia” si svilupperà anche con altre iniziative: una serie di convegni e seminari itineranti negli Atenei pugliesi e un Premio intitolato a Federico II.

Il prossimo appuntamento in calendario è per martedì 11 dicembre nell’aula Ferrari, presso l’Ateneo, dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20, con una giornata di studi a cura del Centro di ricerca studi utopici diretto dal professore Giuseppe Schiamone. L’incontro segue quelli analoghi svoltisi nell’Università di Foggia (21 novembre) e Bari (28 novembre).

Nella tappa leccese, noti docenti dell’Università del Salento approfondiranno alcuni temi, quali “Il linguaggio dell’unificazione dell’umanità”; “La politica di Federico II e le origini siculo-calabro-salentine della lingua italiana”; “L’insegnamento, anche on-line, della lingua italiana parlata standard”; “Polis e logos: unità dello stato e unità della lingua”; “L’importanza della lingua italiana parlata standard nell’esercizio delle libere professioni e della comunicazione istituzionale”.

In programma per il 2013, infine, c’è l’organizzazione nel Castello Carlo V di Lecce del “Premio Federico II – Festival internazionale della lingua italiana”, con il quale saranno premiati coloro che effettueranno studi e ricerche sulla Scuola poetica federiciana dando risalto alla partecipazione della Puglia e coloro che ritradurranno dalla lingua toscana alla lingua siculo – calabro – salentina le meraviglie poetiche della scuola imperiale indebitamente trasferite a Firenze.

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