“Come ampiamente prevedibile, la Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del decreto Monti nella parte in cui, attraverso l’artifizio del decreto legge, il Governo dei professori ( e che Professori!) aveva cercato di sopprimere , seppure in via mediata, le Province senza osservare le procedure di revisione delle leggi costituzionali espressamente indicate dall’art. 138 della Carta”. Lo sostiene in una nota il consigliere Euprepio Curto (Fli).

Curto ha da sempre una posizione critica nei confronti del decreto montiano, “soprattutto per le ricadute negative che avrebbe la provincia di Brindisi”.

“Non intendo fare polemica con nessuno -ha dichiarato Curto – ma questa vicenda dovrebbe insegnare a molti che si deve parlare solo delle materie di cui si ha competenza”.

“ Peraltro – ha proseguito Curto – siamo ormai all’antivigilia della interruzione dell’attività parlamentare per il periodo feriale, e quindi, ben che vada, il Ddl di modifica costituzionale recante la soppressione delle province non potrà essere presentato alle Camere prima della ripresa dei lavori programmati per settembre”.

“ Il che vuol dire – ha incalzato Curto – che , ben che vada, si giungerà a 2014 inoltrato, con scarse speranze di approvazione da parte di un Governo sulla cui durata ben pochi sono disposti a scommettere”.

“Spiace dirlo – a concluso Curto – ma più di qualcuno dovrebbe ammettere che avevamo ragione quando avevamo paventato questo rischio. E questo qualcuno dovrebbe pure ammettere che forse al Governo nazionale tocchi decidere rapidamente su una data: quella delle elezioni per il rinnovo dei Consigli provinciali, scaduti o commissariati ( il riferimento a Brindisi è puramente voluto )