7 Nov 2012
Pubblicato il bando per il sostegno alla genitorialità di avvocati, avvocate e praticanti dell’Ordine degli avvocati di Bari
Le domande di accesso al fondo, creato dall’Ordine degli avvocati di Bari e dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, si possono presentare entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando.
Bari, 7 novembre 2012 Pubblicato il bando per il sostegno alla genitorialità di avvocati, avvocate e praticanti dell’Ordine degli avvocati di Bari sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia dello scorso 18 ottobre. È la prima volta che la Regione Puglia, attraverso il suo assessorato al Welfare, individua in un ordine professionale un soggetto intermediario per la creazione e gestione di risorse per la tutela della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro.
È possibile per avvocati, avvocate e praticanti iscritti all’Ordine degli avvocati di Bari e per i legali non iscritti alla Cassa forense con reddito familiare annuo non superiore a 50mila euro, attestato da dichiarazione ISEE, presentare entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando, domanda di ammissione al fondo per integrare il proprio reddito e assolvere con maggiori risorse economiche alla funzione genitoriale.
Le risorse disponibili per conciliare attività forense e vita familiare pari a 425mila euro, di cui 375mila regionali e 50mila finanziate dall’Ordine degli avvocati di Bari, saranno erogate fino a esaurimento delle stesse, non saranno cumulabili e potranno essere richieste sia per sostenere spese per accudire i minori che per integrare il reddito per il periodo di maternità obbligatorio.
Per l’accudimento dei minori sono previsti rimborsi di diverse spese fino a duemila euro all’anno: sia per i versamenti previdenziali effettuati nel corso di un anno che per le cure a figli di età inferiore a 11 anni o 17 anni se diversamente abili. Rimborsabili, fino a 300 euro annui, anche le spese per attività scolastiche e parascolastiche.
Per il periodo di maternità obbligatorio sarà possibile accedere a delle integrazioni del reddito una tantum: 600 euro per le praticanti avvocate, mille euro per le avvocate che non possiedono i requisiti per beneficiare delle prestazioni della Cassa forense e duemila euro per le avvocate iscritte all’Ordine e alla Cassa che percepiscono indennità minima di maternità.
«La misura del welfare introdotta da Regione Puglia e Ordine degli Avvocati – dichiara Emmanuele Virgintino, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari – è profondamente innovativa, dato che ai liberi professionisti manca ogni tipo di sostegno alla genitorialità; non sono previsti infatti, congedi parentali, né il legittimo impedimento dall’assenza in udienza per ragioni di cura della famiglia».
«Il bando per il sostegno alla genitorialità – aggiunge Roberta De Siati, presidente Comitato Pari opportunità del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari – rappresenta un passo importante per conciliare vita familiare e attività lavorativa di avvocati, avvocate e praticanti baresi, un aiuto concreto per migliorare la qualità della vita dei professionisti del mondo forense di Bari, tutelando il diritto di ciascuno a una serena genitorialità».
Ulteriori informazioni in merito al bando sul sito www.ordineavvocati.bari.it o via mail a ordine@avvocatibari.legalmail.it, pariopportunita@ordineavvocati.bari.it