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“QUALE EUROPA? CICLO DI INCONTRI SUL FUTURO DELLE ISTITUZIONI EUROPEE”

il 5 giugno presentazione di “Cuore tedesco. Il modello Germania, l’Italia e la crisi europea”

Nuovo appuntamento nell’ambito del ciclo “Quale Europa?”, organizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università del Salento e dal centro di informazione “Europe Direct del Salento”: giovedì 5 giugno 2014, alle ore 18 presso la Libreria Liberrima (Corte dei Cicala, Lecce), è la volta della presentazione di “Cuore tedesco. Il modello Germania, l’Italia e la crisi europea” (Donzelli 2014) di Angelo Bolaffi, filosofo della politica e germanista, dal 2007 al 2011 direttore dell’Istituto di Cultura italiana di Berlino.

Dialogheranno con l’autore i curatori di “Quale Europa?” Francesca Lamberti (ordinaria di Diritto Romano) e Ubaldo Villani-Lubelli (assegnista di ricerca in Storia delle istituzioni politiche e parlamentari), e Simona Ciullo del Movimento Federalista Europeo.

> Il libro

Possiamo fare a meno della Germania? Possiamo scrollarci di dosso l’Europa? Dietro le convulsioni della crisi, continua a serpeggiare lo spettro di queste domande. Ma che cos’è, oggi, la Germania? È lo stesso paese che ha rappresentato, da Bismarck in poi, il più grande problema dell’Europa moderna, o non è intervenuto un cambiamento epocale che l’ha trasfigurata? In principio c’è una data, il 9 novembre 1989: la caduta del Muro di Berlino. Quel giorno, nella città simbolo della guerra fredda, è finito il Novecento, il «secolo più violento della storia dell’umanità»: si è dissolto l’ordine geopolitico stabilito dalla seconda guerra mondiale e nel cuore del Vecchio continente è tornata, protagonista assoluta, la Germania. A oltre vent’anni dalla caduta del Muro, infatti, il modello tedesco si sta rivelando il più efficiente dal punto di vista economico il più deciso nella difesa del sistema di welfare europeo. E alla nuova Germania è intimamente legata l’idea stessa di una nuova Europa. Anche l’Europa, in effetti, è uscita radicalmente trasformata da quell’evento: la generosa speranza dei padri europeisti era nata come risposta all’epoca «di sangue e di ferro» della guerra civile europea, avendo come presupposto implicito la persistenza di una Germania divisa. Ma l’unificazione tedesca ha cambiato tutto. Cosa ne sappiamo noi, oggi, di questa nuova Germania, del gigante d’Europa che suscita nei suoi partner scarsa simpatia e crescente apprensione? Non sarebbe meglio, prima di temerla, cercare di capirla? Angelo Bolaffi, profondo conoscitore della realtà tedesca di ieri e di oggi, intraprende un lungo viaggio nella storia e nella politica del paese che rappresenta il cuore d’Europa per far luce sulle ragioni di quel «miracolo tedesco» che è spirituale ancor prima che economico. Un percorso necessario, questo, perché la costruzione di un’autentica Europa unita, non solo dal punto di vista monetario, non può che passare per un duplice riconoscimento: gli europei devono guardare alla Germania con occhi diversi rispetto al Novecento e accettare il ruolo di egemonia che le deriva dalla storia; e la Germania, il paese che ha fatto dolorosamente i conti con il suo tragico passato, proprio per questo ha il dovere oggi di assumersi la responsabilità del futuro dell’Europa.

>La rassegna

L’Unione Europea è posta duramente alla prova dalla crisi della moneta unica e dal crescente sentimento di disaffezione popolare nei confronti delle istituzioni europee. La rassegna di incontri “Quale Europa?” intende approfondire il tema dell’Europa prendendo in considerazione tre ambiti di discussione: il ruolo del Mediterraneo, il ruolo dell’Italia, come dobbiamo pensare l’Europa del futuro e il ruolo della Germania, un Paese che più di ogni altro è al centro delle polemiche attuali. L’intento della rassegna è duplice. In primo luogo si propone di discutere di Europa oltre i pregiudizi e i luoghi comuni mettendo in risalto che solo valorizzando e investendo ulteriormente nel progetto europeo è possibile uscire dalla crisi economica, politico-istituzionale e culturale. In secondo luogo si intende sensibilizzare e far conoscere sia la storia delle istituzioni europee che l’attuale struttura giuridico-istituzionale dell’Unione Europea, che i risvolti di politica economica che attualmente occupano primariamente le cronache, al fine di invitare i cittadini alla più ampia partecipazione democratica in occasione delle prossime elezioni europee.

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