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REGIONALE 8, QUESTA È LA PUGLIA DI VENDOLA CHE NON FUNZIONA

Intervento di Salvatore Negro, Presidente Gruppo Udc – Regione Puglia

“La vicenda della Regionale 8 è solo uno degli esempi più eclatanti della Puglia che non funziona. Altro che modello da portare a Roma. Un modello che è solo nella testa di qualche assessore il cui unico obiettivo è quello di sbarcare nelle aule del Parlamento e che poco ha a cuore i destini di questo territorio. Lo dimostra la richiesta di dimissioni nei confronti di alcuni assessori da parte di uno dei più autorevoli esponenti dell’attuale maggioranza di governo, Antonio Maniglio”.

Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, che ha espresso solidarietà agli operai del Gruppo Palumbo che questa mattina hanno manifestato in segno di protesta nei pressi del palazzo della Regione in via Capruzzi a Bari.

“La mala burocrazia è il cancro della economia della nostra regione – ha sottolineato il capogruppo Udc – Il collega Maniglio ripete oggi ciò che noi andiamo sostenendo da tempo.   Dopo decenni di attesa non si possono avere ripensamenti e chiedere nuovi progetti o nuove autorizzazioni su opere come la Regionale 8, la Maglie Otranto o il porto di Otranto, per limitarci solo ad alcune opere del territorio salentino. Si tratta di infrastrutture vitali per lo sviluppo economico e sociale dell’intera Puglia, da cui dipendono anche i destini di centinaia di operai che attendono la cantierizzazione di tali opere per poter tornare a lavorare e a riacquistare un minimo di serenità per se e le proprie famiglie. Nella sola provincia di Lecce i ritardi della burocrazia hanno causato la perdita di 1500 posti di lavoro nel settore dell’edilizia. La pubblica amministrazione ha accumulato ritardi nei pagamenti delle imprese del settore per oltre 500 milioni di Euro. Cifre che crescono spaventosamente a livello regionale e che rappresentano un vero e proprio allarme sociale. Occorre cantierizzare subito i lavori di queste opere che hanno già superato tutte le trafile burocratiche nel lungo iter che ha avuto inizio qualche decennio fa e gli assessorati regionali competenti devono adoperarsi con ogni mezzo a loro disposizione per far sì che ciò possa avvenire in tempi rapidi. La semplificazione burocratica è rimasta solo negli annunci della maggioranza che governa la Puglia. Le vicende della regionale 8 sono la conferma che la politica oggi conta veramente poco e che l’Ente è in mano ai tecnici. E questo succede proprio nella Puglia di Vendola. Non si possono bloccare investimenti per centinaia di migliaia di euro che consentirebbero agli operai del Gruppo Palumbo di uscire dalla palude della cassa integrazione in deroga e al territorio di avere una infrastruttura adeguata alle moderne esigenze di sicurezza in termini di viabilità.  In gioco non c’è solo lo sviluppo del territorio ma la sopravvivenza dell’intero sistema economico pugliese, retto soprattutto dalle piccole e medie imprese del settore edilizio”.

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