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Sanità, Palese: “Dalla Giunta Vendola provvedimenti tardivi e limitati”

“Non per amore di polemica, ma per dare la giusta dimensione ai provvedimenti approvati ieri dalla Giunta Regionale e nello spirito di leale collaborazione finalizzato a migliorare l’efficienza e l’efficacia del servizio sanitario regionale, va detto che trattasi di provvedimenti tardivi e limitati”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, che spiega nel dettaglio: “Quanto alle assunzioni consentite dalle deroghe concesse dal Governo nazionale, si sarebbe potuto fare molto prima e molto di più. Prima se il Governo regionale non avesse approvato le Piante organiche delle Asl con ben due anni di ritardo rispetto alla Legge Regionale 12/2010; di più se solo fosse stata notevolmente ridotta, come noi chiediamo da anni, la spesa per acquisti di beni e servizi da parte delle Asl. Oggi, invece, per questi due motivi, le assunzioni, per quanto essenziali, hanno tempi ritardati e numeri risicati. Aspettiamo quindi che la Giunta approvi quanto prima un piano per la cospicua riduzione della spesa per l’acquisto di beni e servizi, anche in ossequio a quanto previsto dalla spending review nazionale e che si proceda ad eliminare le tasse regionali che ad oggi ancora pesano per 338 milioni di euro l’anno nelle tasche dei pugliesi. Quanto poi al bando per la formazione di mille operatori socio sanitari, meglio tardi che mai: questi corsi erano fermi da anni e i pugliesi che hanno avuto bisogno di questo tipo di formazione in questi anni, sono stati costretti ad andare fuori dalla Puglia a frequentare corsi a pagamento. E’ evidente che si tratta di provvedimenti necessari a dare una boccata d’ossigeno al sistema sanitario regionale, ma è altrettanto evidente che i numeri risicati e i ritardi con cui sono stati approvati, impediscono di iscriverli nel ‘buongoverno della Puglia Migliore’ e obbligano, piuttosto, un Governo Regionale in carica da ormai otto anni, ad assumersi la piena responsabilità degli errori finora commessi e della necessità di invertire la rotta per garantire quantomeno l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini pugliesi vessati dalle tasse e un minimo di serenità ai tanti operatori sanitari che lavorano ogni giorno con passione e sacrificio e grazie ai quali il sistema, nonostante tutto, ancora regge”.

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