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Sanità, Palese (PdL): “Da Attolini bilancio tecnico e solo per suo mandato. Serve relazione politica di Vendola su sue scelte ultimi 8 anni”

“La relazione dell’assessore Attolini sullo stato di salute del sistema sanitario regionale, seppur puntuale, è stata ovviamente una relazione tecnica, che ha preso in considerazione solo il periodo del suo mandato. Dopo quasi 8 anni di Governo e tre assessori alla Sanità, di cui due tecnici, è evidente che l’unico ad avere la piena responsabilità politica ed il quadro generale e l’unico a poter tracciare quindi un bilancio veritiero sull’impatto che le scelte degli ultimi 8 anni hanno avuto sul nostro SSR, è il Presidente Vendola. Quindi a questo punto se vogliamo che il nostro lavoro abbia un senso compiuto, dovrebbe essere lui a venire a relazionare in Consiglio, già in apertura della prossima seduta, per consentirci poi un dibattito serio e sereno, sia dal punto di vista politico che tecnico”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese.
“Sostanzialmente oggi il nostro sistema sanitario si riduce alla disapplicazione di Leggi regionali approvate dal 2006 al 2010 e all’applicazione di un Piano di Rientro fatto solo di tagli ai servizi e non agli sprechi e che, per stessa ammissione autocritica dell’assessore, ha portato alla chiusura di 22 ospedali ma ad oggi ancora a nessuna riconversione, quindi ha portato di fatto solo alla deprivazione di servizi ai cittadini, a liste d’attesa chilometriche, a piante organiche approvate con anni di ritardo e che oggi rivelano carenze di almeno 2.500 addetti ma non sono ancora sufficientemente chiare. Né si possono continuare ad invocare in eterno presunte responsabilità di Governi nazionali: con le Leggi e i Governi nazionali si confrontano tutte le Regioni, non solo la Puglia. Peraltro è evidente che se avessimo dovuto approvare oggi nuovi provvedimenti in materia sanitaria non avremmo potuto prescindere dal nuovo quadro normativo introdotto dal Governo Monti tra spending revue e Decreto Balduzzi, ma oggi noi dovevamo verificare l’attuazione di Leggi regionali ben precedenti ai provvedimenti del Governo Monti, prima tra tutte quella sul Piano di Rientro. La drammatica situazione attuale è frutto di scelte e Leggi che la Puglia ha adottato negli ultimi 8 anni, in cui si sono avvicendati ben 3 assessori alla Sanità, di cui gli ultimi due tecnici che, quindi, come era ovvio, nelle loro relazioni al Consiglio hanno parlato da tecnici e solo per il periodo di propria competenza. Se vogliamo che dal nostro lavoro in Aula nasca una speranza di dare finalmente al sistema sanitario un nuovo modello organizzativo – funzionale, va tracciato un bilancio costi – benefici delle scelte politiche e di Governo attuate negli ultimi 8 anni e può farlo solo il Presidente Vendola. È lui che può e deve spiegare ai cittadini pugliesi una cosa molto semplice: che impatto hanno avuto sul sistema sanitario pugliese le scelte e Leggi dei suoi due ultimi Governi regionali? Quanti degli impegni elettorali assunti dal 2005 ad oggi è riuscito a mantenere? E, soprattutto, il nostro sistema sanitario regionale oggi è migliore di quello che c’era 8 anni fa? Chi, come Vendola in questo momento, ha aspirazioni di Governo nazionale, per essere credibile agli occhi dei cittadini, dovrebbe avvertire su di sé la responsabilità istituzionale di tenere una relazione politica al Consiglio sullo stato di salute del sistema sanitario regionale in apertura della prossima seduta del 24 settembre e consentire quindi all’Aula un dibattito politico ampio e compiuto sia dal punto di vista politico che da quello tecnico”./

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