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SANITA’, PUGLIA BOCCIATA: E’ IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DELLO STARE LONTANI DALLA GENTE

“I dati diffusi dal ministero hanno bocciato il sistema sanitario pugliese insieme a quello della Campania e della Calabria. In nove anni di governo Vendola nulla è cambiato nella sanità della Puglia, probabilmente perché troppo spesso si è pensato di restare lontani dai problemi della gente, senza controllare cosa avveniva realmente nelle asl e nelle strutture sanitarie”.

Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, commentando la classifica del ministero realizzata sulla base di 21 indicatori e che vede agli ultimi tre posti la Calabria, la Puglia e la Campania. I punteggi assegnati si basano sul rispetto o meno dei Lea, cioè i livelli essenziali di assistenza, le prestazioni che tutte le Regioni sono obbligate ad assicurare ai propri cittadini in base alle normative nazionali.

“È paradossale che questo sia il risultato di un Governo che ha avuto grandissima parte di consenso proprio sulla denuncia delle criticità nella sanità – ha sottolineato il capogruppo Udc – Il governo regionale che non può pensare di andare nelle piazze o in conferenza stampa a dire di essere fiero del lavoro svolto perché i giudizi del Ministero e soprattutto la percezione degli utenti è quella di una sanità ancora lontana dal dare le risposte che i cittadini vorrebbero. In questi anni troppo spesso chi governa questa regione ha cercato di stare lontano dalla sanità disattendendo le aspettative dei pugliesi che chiedevano e chiedono una politica attenta, con la “P” maiuscola, che deve girare meno fuori dalla Puglia e controllare meglio il funzionamento delle Asl, dei reparti, delle strutture ospedaliere, con il preciso obbiettivo di migliorare i servizi da erogare persone che hanno bisogno. Per questo, come Udc, da tempo abbiamo chiesto una Commissione di indagine sugli sprechi nella sanità, per capire le disfunzioni del sistema e le criticità su cui intervenire.  Purtroppo la nostra richiesta, come tante altre, è rimasta solo sulla carta e i risultati di queste disattenzioni ora sono tutti in quella classifica che segna il fallimento della politica di chi ha voluto stare lontano dai problemi della sanità e delle gente”.

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