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Sanitaservice, Palese (PdL): “Da sempre chiediamo trasparenza in gestione società e internalizzazioni. Governo Vendola avvii inchiesta interna”

“Purtroppo non ci sorprendono le notizie di stampa sulle numerose inchieste, a quanto pare non solo penali, in corso sulla società Sanitaservice di Lecce. Fin dalla nascita di tutte le società in house regionali abbiamo avanzato dubbi, mai chiariti, sull’effettivo risparmio che la gestione in house di molti di questi servizi avrebbe provocato, chiedendo invano trasparenza e invocando anche percorsi di legittimità nella gestione del personale, con particolare riferimento ai processi di internalizzazione che oggi sembrano essere nel mirino di più Autorità inquirenti. Ci auguriamo che quanto prima venga fatta chiarezza sull’intera operazione condotta su tutto il territorio regionale, val la pena ricordarlo, proprio nell’ultima seduta utile di Consiglio regionale prima della campagna elettorale del 2010, nel corso della quale mentre il Governo Vendola illudeva migliaia di lavoratori che sarebbero stati assunti a tempo indeterminato, noi del centrodestra invocavamo legittimità e trasparenza e il sottoscritto fu pubblicamente minacciato e costretto a girare per settimane con la scorta fin sotto casa e fin nella mia stanza del Consiglio regionale”.
Il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, commentando le notizie di stampa che raccontano di presunte nuove inchieste sulla Sanitaservice di Lecce, aggiunge: “A Lecce sembra che si indaghi su assunzioni, presunta parentopoli, presunto aumento dei costi di gestione dei servizi prima affidati all’esterno, ospedali sporchi; a Bari resta avvolto nel mistero il suicidio dell’ex Amministratore unico Novelli su cui comunque continua ad indagare la Procura di Taranto; da Foggia nei mesi scorsi sono arrivate notizie altrettanto preoccupanti. Torna quindi prepotentemente di attualità il quesito cruciale che era al centro della posizione politica non solo mia personale ma di tutto il centrodestra in Consiglio regionale, ossia il motivo per cui il Governo regionale non ha ritenuto utile verificare preventivamente se i lavoratori oggetto delle internalizzazioni fossero o meno in possesso dei tre requisiti minimi per le assunzioni a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione (cittadinanza italiana/europea; licenza media inferiore; non aver riportato condanne penali che determinino la non ammissibilità all’impiego pubblico). Se ciò fosse stato fatto all’origine, come a nostro avviso doveva essere fatto, sarebbe andato a tutto vantaggio degli stessi lavoratori assunti, cui sarebbe stato garantito un percorso di ingresso nella PA blindato e legittimo e se fossimo stati ascoltati nel 2010, oggi forse le Sanitaservice della Puglia non sarebbero oggetto di tante inchieste della Magistratura”. “Torniamo quindi a chiedere con forza al Governo Vendola – conclude Palese – che quanto prima in Terza Commissione vi sia un’audizione dell’assessore Attolini, dei vertici delle Asl pugliesi e dei manager delle Sanitaservice e che venga aperta dalla Regione una inchiesta amministrativa interna per sottoporre a verifica tutti i processi che hanno determinato la costituzione delle società, l’affidamento dei servizi e il reclutamento del personale”./

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