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Scarpe Rosse a Otranto, per dire basta alla violenza di genere 9 marzo – Largo Porta Alfonsina e giardini pubblici

La cronaca degli ultimi tempi riporta quotidianamente storie di donne uccise da uomini che sostenevano di amarle. Gli autori di reato sono spesso fidanzati, compagni, ex-compagni, mariti, ex-mariti, conviventi, ex-conviventi. Le storie di queste donne sono tutte accomunate dalla fine di un amore, perché l’amore può anche finire, ma la fine di un amore non può diventare l’inizio di una serie di violenze e di maltrattamenti che talvolta, e anzi troppe volte, terminano con la morte della vittima.

Il femminicidio è un’emergenza sociale che assume, giorno dopo giorno, dimensioni sempre più inaccettabili.

L’iniziativa, Zapatos Rojos (Scarpe Rosse), promossa dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, ha lo scopo di scuotere le coscienze, di informare, formare e prevenire la degenerazione di un sentimento amoroso che può trasformarsi in disturbo psicopatologico e sfociare nell’omicidio.

E’ un messaggio di protesta contro un male sociale, un modo per dire basta al dilagante fenomeno del femminicidio.

In occasione della Festa della Donna, in collaborazione con la ASL/LE, lo sportello SOS Sanità e la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce, L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Otranto ha organizzato, domenica 9 marzo, una giornata dedicata alla prevenzione della salute delle donne e al grave tema della violenza di genere.

Presso i giardini pubblici, dal mattino, sarà allestito un gazebo con la partecipazione del Dott. Carriero, responsabile della senologia del Vito Fazzi di Lecce e della Dott.ssa Canitano, Dirigente medico Direzione sanitaria Asl/Le, dove sarà possibile avere informazioni, prenotare lo screening mammario e il Pap-Test.

Presso Largo Porta Alfonsina sarà realizzata un’installazione artistica per dire “Basta alla violenza di genere”. Ogni paio di scarpe rosse – reperito attraverso l’attivazione di una rete di solidarietà tra donne, sia con il passaparola sia attraverso i social network – rappresenta una donna, la traccia di una violenza subita e la volontà di continuare insieme, con sempre più donne, il cammino per combattere la violenza di genere. Le scarpe, sistemate ordinatamente lungo un percorso, visualizzano una marcia di donne assenti, una camminata che sottolinea il dolore che provoca tale mancanza tanto a livello sociale che familiare.
Zapatos Rojos è una chiamata rivolta a tutti i cittadini per manifestare la propria solidarietà verso quelle donne che, nel mondo, hanno subito violenza, per le donne che sono state uccise e per quelle rapite e di cui si sono perse le tracce. La mostra sarà incrementata durante il giorno dell’esposizione: si invitano tutti a portare un paio di scarpe da donna, rosse.
L’installazione è stata realizzata per la prima volta il 20 agosto 2009, nella Città di Ciudad Juárez, città di frontiera nel nord del Messico, dove moltissime donne vengono stuprate dalle numerose gang criminali e centinaia assassinate e rapite sotto l’indifferenza del governo locale e federale, come denunciato dalle inchieste portate avanti dal 2001 da alcuni organismi internazionali.
Zapatos Rojos è un progetto itinerante, viaggia per il mondo, nutrendo in maniera sempre più consistente la rete di solidarietà che il progetto mira a creare. La prima esposizione europea di Zapatos Rojos ha avuto luogo a Milano, alle Colonne di San Lorenzo, il 18 novembre 2012, a cura di Francesca Guerisoli. La seconda esposizione pubblica italiana si è tenuta presso il cortile maggiore di Palazzo Ducale a Genova, tra il 22 e il 25 novembre, e contemporaneamente il progetto si è svolto nella città di Trelew Chubut, in Argentina, e all’Instituto de Investigaciones Sociales, Universidad Autónoma de Baja California, Mexicali, B.C. Mexico.

Nel tardo pomeriggio, sempre a Otranto, sarà presentato un video, realizzato dalla Commissione Pari Opportunità, che ripercorrerà le tappe dell’emancipazione femminile, e richiamerà anche ai casi di violenza e femminicidio.

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