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Seduta Bilancio – Illustrato il Bilancio di previsione 2013 della Regione Puglia

“Una manovra finanziaria che risente in maniera pesante della crisi economica che sta attraversando il nostro come gli altri Paesi dell’Eurozona”. Così il presidente della I commissione, Arcangelo Sannicandro, ha definito il Bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013-2015, oggi all’esame dell’aula.
Un contesto su cui gravano i tagli del Governo centrale, a cui la Regione dimostra di saper far fronte confermando anche quest’anno l’equilibrio finanziario.
Per consentire l’alleggerimento della pressione fiscale sono state previste misure importanti tra cui l’abbassamento dell’addizionale regionale IRPEF, per gli scaglioni fino a 15mila euro (0,1% invece di 0,3%) e fino a 28.000,00 euro (0,2% invece di 0,3%); l’esenzione per cinque anni della tassa automobilistica per i veicoli a basso impatto ambientale; la soppressione delle tasse sulle concessioni regionali relative al turismo e all’industria alberghiera.
Esulano dall’ordinaria amministrazione invece il contributo straordinario di 2 milioni di euro al sistema universitario pugliese; i 2 milioni di euro al Comune di Statte, per i danni provocati dal tornado del 28 novembre 2012; i 20 milioni di euro ai Consorzi di Bonifica per far fronte alle spese di funzionamento.
La predisposizione del bilancio risente della decisione di operare uno “sforamento controllato” del patto di stabilità (per sfruttare al meglio i cofinanziamenti nazionali degli interventi cofinanziati dall’Unione Europea), con la conseguenza di dover limitare gli impegni di spesa corrente – esclusa la sanità – nella misura non superiore al limite annuale minimo dell’ultimo triennio e, in particolare del 2010.
Nel bilancio è contenuto l’avanzo di amministrazione presunto per la parte che deriva da fondi vincolati regolarmente stanziati nell’esercizio finanziario 2012 per un totale di 1.236,33 milioni di euro.
Tale avanzo viene riversato sulla competenza 2013 sui capitoli di provenienza: “Fondo per la reiscrizione dei residui passivi perenti” per 250 milioni di euro; “Fondo delle economie vincolate da riscrivere” per 900 milioni di euro; “Fondo svalutazione crediti” per 51,9 milioni di euro; Fondo rischi a seguito garanzia rilasciata per il mutuo AQP/BEI (Banca europea per gli investimenti) per 34,5 milioni di euro.
All’avanzo di amministrazione si sommano le entrate tributarie del bilancio autonomo, costituite dalla tassa automobilistica regionale per 300 milioni di euro, dall’IRBA (sovraccisa regionale sulla benzina) per 14,5 milioni di euro; dall’accisa sulla benzina (vincolata al trasporto pubblico locale) per 97,27 milioni di euro; dall’accisa sul gasolio (vincolata al trasporto pubblico locale) per 32 milioni di euro; dall’addizionale sul gas metano per 25 milioni di euro; dal tributo per il deposito in discarica dei rifiuti solidi per 14 milioni di euro; dalla tassa sulle concessioni regionali per 1,252 milioni di euro; dall’ex “fondo perequativo” per 304,07 milioni di euro; dalla compartecipazione al gettito IVA per 3.658 milioni di euro; dal fondo perequativo a sostegno della sanità per 1.500 milioni di euro, al netto dei vari, sensibili, tagli operati dal Governo centrale; dall’addizionale regionale IRPEF per 423 milioni di euro; dall’IRAP (imposta regionale sulle attività produttive) per 1.012 milioni di euro.
A fronte di una disponibilità di 7.901 milioni di euro, la spesa viene così ripartita: 6.594 milioni di euro, destinati al finanziamento della sanità; 241 milioni di euro destinate alla copertura di rate di ammortamenti di mutui e prestiti; 155 milioni di euro per la spesa per il personale.
In discesa la spesa per la sanità, che assorbirà circa l’84% della spesa regionale del bilancio autonomo regionale, a fronte dell’87% del 2012.
Anche la spesa per il personale è in calo: nel 2012 si sono spesi 15 milioni di euro in più di quanti se ne spenderanno nel 2013.
Altrettanto positivo è l’andamento dell’esposizione debitoria, con la progressiva riduzione del debito complessivo dai 1.626 milioni di euro al 31 dicembre 2011 ai 951 milioni di euro al 31 dicembre 2015.
Il fabbisogno sanitario per il 2013 è quantificato in 6.594,04 milioni di euro. Ad esso si farà fronte attraverso il gettito IRAP (per 1.012 milioni di euro), gettito dell’addizionale Irpef (423 milioni di euro), e il fabbisogno finanziario finanziato dal D.Lgs. 56/2000 (per 5.158 milioni di euro).

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