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Sottoscritta nei giorni scorsi una convenzione tra Banca di Credito Cooperativo di Leverano e Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento

È stata sottoscritta nei giorni scorsi una convenzione tra Banca di Credito Cooperativo di Leverano e Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo dell’Università del Salento, rappresentati rispettivamente dal Presidente del Consiglio d’Amministrazione Lorenzo Zecca e dal Direttore di Dipartimento Vitantonio Gioia. Con questa convenzione, gli enti avviano un rapporto di collaborazione e partenariato finalizzati, tra l’altro, alla promozione di attività di studio e ricerca in settori di comune interesse e relativi alle tematiche dello sviluppo locale e territoriale.

In particolare, nel 2013 è prevista la pubblicazione – tramite il finanziamento da parte della Banca di un assegno annuale di ricerca del costo di circa 24mila euro, da conferire con bando pubblico – del volume “Storia e prospettiva di sviluppo della Banca di Credito Cooperativo di Leverano (1953-2013): un caso di successo”.

Il Dipartimento intende correlare questo progetto a varie ricerche, attualmente in corso in diverse università italiane, sulle origini e lo sviluppo del sistema bancario italiano dal periodo post-unitario al secondo dopoguerra, e il suo rapporto con le diverse realtà territoriali.

In tale contesto, il Dipartimento ha ritenuto di grande interesse lo studio sulle origini e lo sviluppo della Banca di Credito Cooperativo di Leverano a sessant’anni dalla sua fondazione (fu costituita il 6 luglio 1952 come Cassa Rurale ed Artigiana). La Banca infatti, grazie anche l’attività delle sue filiali realizzate nel corso degli anni a Leverano, Nardò, Veglie, Porto Cesareo e Copertino, ha contribuito in maniera rilevante allo sviluppo dell’Arneo, un territorio storicamente importante e soggetto, negli ultimi decenni, a profonde trasformazioni sociali ed economiche e che, pur tra alcune criticità, registra positivi performance di sviluppo.

La BCC di Leverano, associata a Federcasse, nel 2012 è risultata al decimo posto, su 319 casi analizzati, nella “superclassifica” delle banche minori stilata dal mensile BancaFinanza, in base alla comparazione tra diversi indicatori di bilancio (per esempio solidità, redditività e produttività). La Federcasse, tra l’altro, è direttamente impegnata nella promozione delle storie delle Banche di Credito Cooperativo, perché esse “restituiscono un quadro articolato di fare banca che, in più di un secolo, ha saputo conquistare la fiducia di generazione di italiani. In ogni zona d’Italia le Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali sono parte integrante del territorio e del tessuto socioeconomico: parlare della loro storia è dunque una maniera di raccontare la vita di migliaia di comunità in questi ultimi cento anni”.

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