header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Stagione Sinfonica di Primavera 2013: secondo appuntamento al Verdi di Brindisi

Sabato 27 aprile (ore 21) un programma con musiche di Strawinskij, Britten e Šostakovič
Sarà il direttore Fabio Maestri, sul podio dell’Orchestra Tito Schipa di Lecce, ad accompagnare, sabato 27 aprile alle ore 21, il secondo appuntamento con la Stagione Sinfonica di Primavera 2013 in programma al Verdi. Uno spettacolo caratterizzato, al pari degli altri in rassegna, dalla presenza di opere significative del Novecento musicale, nelle sue mol­teplici espressioni stilistiche. La serata propone tre composizioni annoverate nell’olimpo dei classici, ma allo stesso tempo tre brani che si possono definire popolari.

Soprattutto Circus Polka che Igor Strawinskij compose nel 1942 su commissione del famoso circo americano Barnum and Bailey, il cui corpo di ballo era composto da cinquanta ballerine e cinquanta elefanti; Stravinskij accettò e il 5 febbraio 1942 completò la versione pianistica della Circus Polka for a young elephant, la passò quindi a David Raksin, compositore di colonne sonore cinematografiche, che arrangiò la musica nella versione per banda, eseguita il 9 aprile 1942 al Madison Square Garden. Seguì un grande successo, Stravinskij curò una nuova versione orchestrale del brano nel 1944 per la Boston Symphony Orchestra, che veniva spesso eseguita alla radio per sostenere le truppe USA. Stravinskij non tradì la sua idea di composizione come attività artigianale: l’autore russo scrisse una perfetta musica da circo senza tuttavia rinunciare al suo credo neoclassicista.

Il programma, firmato dal direttore artistico Ivan Fedele, continua con un omaggio a Benjamin Britten, musicista inglese dalle sonorità imprevedibili, di cui nel 2013 ricorre il centenario della nascita, che rifiutò di prestare servizio nei reparti combattenti durante la seconda guerra mondiale. Sarà eseguito The Young Person’s Guide to the Orchestra, una composizione che insieme a Pierino e il lupo di Prokofiev e Il carnevale degli animali di Saint-Saens viene ancora oggi considerata tra i capisaldi della didattica musicale per bambini. Proprio a questo lavoro Wes Anderson ha affidato nel 2012 l’apertura di Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore, primo film in concorso nel 2012 alla sessantacinquesima edizione del Festival di Cannes.

L’opera, datata 1946, fu commissionata a Britten dal governo britannico, che nell’ambito delle sue politiche educative volle produrre un documentario didattico sulla musica dal titolo The Instruments of the Orchestra, diretto da Muir Mathieson. Britten partì dall’idea di scomporre il suono dell’orchestra per far emergere più chiaramente tutte le diverse famiglie orchestrali e le loro voci principali. Durante tutta l’esecuzione è infatti presente una voce recitante, Edoardo Lomazzi, che anticipa l’inizio delle diverse sezioni. Britten smonta l’orchestra strumento per strumento, poi la ricostruisce per eseguire una fuga.

Conclude la serata concertistica la Sinfonia n. 9 di Dmitrij Šostakovič, compositore influente della Russia staliniana nei duri anni della seconda guerra mondiale, simbolo della difesa della libertà dell’arte e della musica. L’opera doveva essere il monumentum celebrativo della vittoria sovietica: alla prima del 3 novembre 1945 alla Filarmonica di Leningrado, gli spettatori ascoltarono una musica striminzita (all’incirca venticinque minuti di durata), mai seria, anzi buffa e giocosa, perfino grottesca in alcuni passaggi. La Sinfonia riscosse un grande successo di pubblico ma fu stroncata dalla critica di regime che, come lo stesso Stalin, si attendeva una tronfia celebrazione con soli, coro e un’imponente orchestra, una sorta di Nona sovietica da contrapporre a quella beethoveniana.
Lo stesso Šostakovič aveva inizialmente pensato di scrivere una sinfonia della vittoria con coro finale, ma s’interruppe al primo movimento. Il compositore, privato nel 1948 della cattedra in Conservatorio, spiegò più tardi la sua scelta: «Non potevo scrivere un’apoteosi di Stalin, semplicemente non potevo».

Si comincia alle ore 21.00
Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it
Tel. (0831) 229230 – 562554

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.