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STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE

Il Comune di Otranto propone un’iniziativa nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
25 novembre 2022 – Ore 10:00 – Castello Aragonese


Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
Il Commissario Straordinario, Dr.ssa Vincenza Filippi ha voluto organizzare un’iniziativa contro la violenza di genere, invitando i rappresentanti di varie realtà presenti sul territorio che sostengono le donne.
Il 25 novembre 2022, alle ore 10:00, presso la Sala Triangolare del Castello Aragonese di Otranto, si terrà STOP ALLA VIOLENZA DI GENERE.

Saluti istituzionali:
Dr.ssa Vincenza Filippi – Commissario Straordinario.

Interventi:
– Presentazione del corso di difesa personale femminile – Dr. Stefano Pezzulla, Comandante Polizia Locale Otranto, e Dr. Ezio Manzone, Presidente Federazione Italiana Difesa Personale;
– Comunità Otranto Zoe – Dr.ssa Barbara Ferrari, Direttrice, e Dr.ssa Venusia Guber, Psicoterapeuta;
– CIF Provincia di Lecce – Dr.ssa Ginetta Martino, Presidente;
Sportello Antiviolenza Idrusa – Dr.ssa Francesca Lubelli, Referente equipe Violenza di Genere Ambito Territoriale di Maglie, e Dr.ssa Valeria Seclì, Rete CAV SanFra;
– Installazione “Era solo uno schiaffo” Consulta Giovanile Otranto – Dr. Vittorio Parmiani, Presidente

Commissario prefettizio Dr.ssa Vincenza Filippi.
“Questa giornata, che l’ONU ha dichiarato contro la violenza di genere per celebrare il ricordo delle tre sorelle dominicane morte come atto di estremo coraggio e resistenza alle persecuzioni subite dal potere politico tirannico, deve a mio avviso riannodare i fili della memoria per affermare ancor di più i principi del rispetto e della sacralità della vita di ogni essere umano, al di là delle connotazioni di genere.
Non si può disconoscere, peraltro, che troppe sono le discriminazioni, le molestie e ogni forma di violenza che le donne costantemente e quasi quotidianamente subiscono nei luoghi di lavoro, tra le mura domestiche. Né si deve far finta di niente e voltarsi dall’altra parte.
Quasi ogni giorno i media raccontano di vittime innocenti che lasciano figli inconsapevoli e drammaticamente soli a causa di gesti folli compiuti da partner malati, incapaci veramente di amare perché non rispettano l’altro. 
I dati sono drammatici e fotografano situazioni che avvengono in ogni parte del nostro Paese senza distinzioni di ceto o appartenenza.
Il lavoro svolto dalla Magistratura, dopo l’approvazione della normativa sul codice rosso e dalle forze dell’ordine, è costante, ma per operare un vero cambio di passo nella coscienza collettiva occorre, come sempre, una rivoluzione culturale ed educativa che formi, sin da piccoli, a riconoscere e apprezzare le differenze, al rispetto anche e soprattutto di coloro che versano in condizione di maggiore fragilità e vulnerabilità.
Il Comune ha promosso questo momento di incontro per riflettere su tale drammatico tema e per contribuire a non dimenticare le tante, troppe, vittime innocenti”.

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OTRANTO ZOE’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS

Dal 2012 si occupa di minori non accompagnati.

L’occasione data da questa manifestazione vuole essere sfruttata per porre un importante accento sulla promozione di una riflessione collettiva che veda coinvolti i minori, affinché possano divenire consapevoli del modo in cui si sono strutturate le loro identità durante il proprio percorso di crescita e in che modo sono state influenzate significativamente, dalle norme di genere stereotipate e culturalmente definite, spesso causa delle azioni di violenza fisica e psicologica inflitte alle donne.

A partire da queste considerazioni, i giovani possono essere incoraggiati a superare la netta divisione dei ruoli fra maschile e femminile, che per decenni sono stati costantemente proposti dalla società e dal contesto in cui sono nati e cresciuti, per apprendere a guardare ai due generi con maggiore equità.
Tramite il concetto di equità, si può poi anche giungere a valorizzare la diversità di espressione di ciascun individuo, a prescindere dal suo sesso, costruendo comportamenti e rapporti caratterizzati dal rispetto reciproco e dall’uguaglianza.

Il confronto attivo, la riflessione critica verso gli stereotipi e la ricerca di nuove forme e contenuti educativi diventano strumenti imprescindibili per ricostruire il concetto di  uguaglianza e di relazione tra generi basati sulla cura dell’altro, promuovendo un senso di comunità tra individui.

Tramite differenti forme artistiche i ragazzi coinvolti hanno cercato di esprimere il senso di questo percorso rieducativo, che contrasta fortemente la violenza di genere e le forme lesive di relazione tra i generi, sostenendo l’importanza di superare quei limiti socialmente e culturalmente imposti, rinnovando tramite la loro creatività, il bisogno di inviare messaggi promotori di nuove modalità di guardare all’altro e di relazionarsi con il prossimo, al di là del suo sesso di appartenenza.


presentazione corso base di difesa personale femminile
La Polizia Locale di Otranto, in collaborazione con la Federazione Italiana Difesa Personale, organizza un corso gratuito rivolto alle donne dai 18 anni in su. Il programma affronta ogni aspetto della sicurezza: prevenzione, comportamento in caso di aggressione, tono della voce, controllo della paura, tecniche di difesa personale.
Alle partecipanti verrà insegnato a non essere vittima passiva e che la semplicità e immediatezza di reazione permettono di togliersi da spiacevoli situazioni.
Le lezioni, tenute da Master e Istruttori della “Federazione Italiana Difesa Personale”, si sviluppa in due parti, una teorica e una pratica.
Il corso si terrà presso la palestra del plesso di Otranto dell’Istituto Comprensivo Karol Wojtjla dal 28 novembre 2022, ogni lunedì, dalle ore 15:00 alle ore 19:00.
Tre istruttrici simuleranno un’aggressione ai danni di una donna e faranno vedere le tecniche utilizzate per divincolarsi.


SPORTELLO ANTIVIOLENZA IDRUSA 
Lo sportello antiviolenza Idrusa di Otranto, dell’Ambito territoriale sociale di Maglie, operativo dal 2020 contro ogni forma di violenza, è un supporto importante per le donne vittime di violenza.
E’ aperto tutti i mercoledì dalle ore 9:30 alle ore 11:30, sito c/o il centro polivalente in via A. Sforza, 71.


CIF – CENTRO ITALIANO FEMMINILE
(30 minuti)
Il Cif è un’associazione nata nell’ottobre del 1944 come collegamento di donne e di associazioni di ispirazione cristiana, per contribuire alla ricostruzione del Paese attraverso la partecipazione democratica, l’impegno di promozione umana e di solidarietà.
E’ presente in rete in modo capillare su tutto il territorio nazionale ed è strutturato in Cif comunale, provinciale, regionale e nazionale; i gruppi sono costituiti da donne che si propongono di interagire con le istituzioni per il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza.
L’azione si radica profondamente nel tessuto sociale ed è aperta alla collaborazione anche con donne di culture diverse per costruire una rete di relazioni e di progetti.
Le iniziative esprimono un impegno culturale, politico e civile orientato alla costruzione di rapporti di promozione umana, di giustizia e di pace.


ESPOSIZIONE ERA SOLO UNO SCHIAFFO
I ragazzi della Consulta Giovanile di Otranto, istituita il 26 febbraio 2021, promuovono un significativo progetto per la comunità: “Era solo uno schiaffo”. Attraverso una ventina di scatti, impressi poi su altrettanti pannelli che saranno posizionati lungo le pareti della Sala Triangolare del Castello Aragonese, i giovani della Consulta sostengono la lotta contro la violenza di genere.

La Consulta Giovanile di Otranto ha organizzato un’esposizione per la giornata mondiale della violenza sulle donne.

L’esposizione intitolata “Era solo una schiaffo” racconta tramite nostre foto, dati e frasi l’importanza di salvaguardare la vita di una donna da quelle che possono essere ingannevoli insidie, gesti premonitori che potrebbero portare a ciò che le nostre foto rappresenteranno (le foto parleranno per noi). Abbiamo deciso come colore dell’esposizione ovviamente il rosso. Abbiamo, infine,  voluto creare uno spiazzo per posizionare degli indumenti rossi (simbolo di ogni singola vittima di violenza) raccolti e donati cordialmente dai cittadini per creare una zona suggestiva che permetta al visitatore di fermarsi un momento e riflettere sulla portata del fenomeno della violenza di genere.

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