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STORIE TERRAGNE AL FONDO VERRI

Un dialogo tra parole e segni materici per dare un ‘assaggio’ delle storie raccolte nel libro-oggetto realizzato dall’associazione ‘In Alto a Sinistra’ e del cibo che le accompagna

domenica 16 dicembre – ore 19 Fondo Verri – via Santa Maria del Paradiso – Lecce

Le “Storie Terragne” approdano al Fondo Verri domenica 16 dicembre a partire dalle ore 19.

Un dialogo tra parole e segni materici per offrire un “assaggio” delle storie raccolte e del cibo che le accompagna. Il libro racconta le storie di sei produttori coltivatori e curatori della terra nel rispetto della sua fertilità, del suo ritmo e dei suoi sapori autentici e nasce nell’ambito del progetto di Principi Attivi 2010 “Ter/ragno. Storie di enodissidenti e gastroribelli”.

L’esperienza proposta dall’associazione “In alto a sinistra” vuole essere un viaggio che coinvolge tutti i sensi attraverso suoni, sapori, odori e visioni. Le storie di Maira Marzioni consegnate al segno essenziale di Gianluca Costantini, grazie alla cura di Francesco Maggiore, hanno trovato porto sensibile nel libro-oggetto “Storie terragne”: al Fondo Verri prenderà forma il racconto di questo processo creativo e artigianale. Il libro contiene traccia degli esperimenti di tipografia e calcografia impropria che hanno caratterizzato la ricerca avviata durante l’anno: timbri autoprodotti, orme di cibo e di elementi vegetali e caratteri tipografici originari, “radiciosi”, come le storie che vanno a raccontare.

Come nasce un libro? e un buon albero di gelso o una puccia con le olive? Dalle mani che tracciano segni essenziali sul foglio e sulla terra.

Il libro è approdato il 20 ottobre alla Masseria Sant’Angelo di Lecce nell’evento P-orto di terra, in cui tutti i fili intrecciati durante l’anno hanno dato forma  a un’atmosfera di viaggio, ascolto, incrocio di linguaggi e visioni. Ne è nato un piccolo collettivo di persone che con diversi linguaggi e differenti esperienze ha deciso di cercare nuovi approdi perché le Storie diventino ogni volta vive e ancorate ai diversi contesti in cui verranno presentate.

Gesti minimi essenziali, condivisioni attorno al cibo, racconti di r-esistenze sensibili.

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