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Inizia il percorso di selezione della short-list delle candidate

Inizia il percorso di selezione della short-list delle candidate. Gli auguri di Simona Manca

 

Entro venerdì prossimo l’apposita giuria istituita presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sceglierà la short-list delle città italiane che continueranno la corsa verso la nomina di Capitale Europea della Cultura 2019. Si tratterà di un gruppo ristretto di pochissime città, selezionate nel novero delle 21 candidature, tra le quali, com’è noto, figura anche quella congiunta di Lecce e Brindisi. Per l’importante scadenza giunge un caloroso “in bocca al lupo” da parte del vice presidente e assessore alla Cultura della Provincia di Lecce Simona Manca.

“In questi giorni cruciali per la candidatura di Lecce a Capitale Europea della Cultura – dice – voglio proprio fare un sentitissimo “in bocca al lupo” a Lecce e a tutto il Salento, al sindaco Perrone, allo staff che ha lavorato in questi mesi e che ora vede il primo importante traguardo a portata di mano. Come abbiamo più volte detto e ripetuto, si tratta di una sfida particolarmente difficile, non fosse altro per il fatto che le pretendenti sono ben 21 e molte tra queste con buone chances di affermarsi. Credo, però, che Lecce abbia fatto un cammino esemplare sul piano della progettazione e della partecipazione e coesione sociale e credo anche che oggi obiettivamente abbia tutti i requisiti per aggiudicarsi questa corsa. Insomma, una candidatura molto competitiva che ha impegnato tutti quanti e che porterà comunque indubbi benefici. Il punto di forza è stato quello di aver dimostrato di avere idee e risorse per costruirsi un futuro, a dispetto della crisi economica e di valori. Lecce e il Salento sono cresciute parecchio nell’ultimo periodo e, soprattutto, sono riusciti a smarcarsi da una immagine diversa e purtroppo legata a vecchi stereotipi che il Sud Italia continua a dare.

Spero vivamente che possa prevalere Lecce – è l’augurio di Simona Manca – la sua storia, il suo presente, il suo fascino,  il suo animo frizzante e la dimensione di una città sempre più europea, anche contro candidature pesantissime come Siena, Palermo o Venezia. Con un pizzico d’orgoglio, dico che questa partita bisogna giocarla per vincere, perché la posta in palio in termini di visibilità e di profitti sul piano sociale, culturale ed economico, è enorme e potrebbe cambiare il futuro di Lecce, di Brindisi, delle rispettive province… e dell’intera Puglia!”.

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