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“Tap, dietro-front su approdo alternativo. Approccio conflittuale al rapporto col territorio”

Nota del consigliere regionale Pd, Sergio Blasi.
“Per settimane la Tap, per bocca dei suoi rappresentanti, si è detta disposta a cambiare il punto di d’approdo del gasdotto a patto che la Regione indicasse un sito alternativo. Ora che la Regione sta lavorando a una proposta insieme ai sindaci del territorio, la Tap chiude le porte rimangiandosi l’impegno. Tutto questo è indecoroso e svela, se ce ne fosse ancora bisogno, l’approccio conflittuale e pericoloso di questa azienda al rapporto con il territorio sul quale pensa di fare affari.
I sindaci e il governo regionale che in questi giorni stanno discutendo di un approdo alternativo tengano però presente che non si tratta solo di spostare la Tap da San Foca. Con questa logica ogni Comune, legittimamente, si rifiuterebbe di ospitarla. Si ragioni invece in termini di opportunità e di risarcimento ambientale per individuare il nuovo approdo. L’approdo a Cerano, nei pressi della centrale a carbone Federico II di Enel, è la soluzione più utile per creare le condizioni per la decarbonizzazione della produzione di energia elettrica in Puglia. Che resta l’unico risarcimento ambientale possibile per una terra stanca di contare i malati. Smettere di bruciare carbone come nell’800 e di subirne le conseguenze ambientali e sanitarie è l’unico buon motivo per cui comunità già colpite pesantemente potrebbero accettare il gasdotto”.

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