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UN VADEMECUM PER COMBATTERE LE ZANZARE

Nuovi interventi di disinfestazione da parte dell’Assessorato alle Politiche Ambientali. Alcune semplici regole per cercare di  “contenere”  la proliferazione di questi insetti

Sono ripartiti da ieri in città e nelle marine gli interventi di disinfestazione contro le zanzare, per ora, allo stadio larvale. Le operazioni condotte dalle ditte specializzate Bios e Biologica, a partire dalla scorsa notte, sono state avviate su richiesta dell’assessore alle Politiche Ambientali, Igiene e Sanità Pubblica, Andrea Guido.  

“Già da qualche anno – ha spiegato l’assessore Guidola presenza delle zanzare non è più limitata alla stagione estiva.  La recrudescenza del fenomeno è stata provocata essenzialmente dal cambiamento delle condizioni climatiche, da quella che gli esperti definiscono tropicalizzazione. L’alto incremento del tasso di umidità di questi ultimi giorni, poi,  contribuisce affinché si creino le condizioni ideali per la proliferazione degli insetti. Ecco il motivo per cui ho preferito dare l’avvio alle operazioni anti larve già da ora”.

“Purtroppo –  ha sottolineato Guido –  è possibile che si verifichi un ulteriore sviluppo nella diffusione delle zanzare nel nostro Paese. Se i cambiamenti climatici che interessano l’Italia incrementeranno ulteriormente i livelli di temperatura e i tassi di umidità, si creeranno per i culicidi condizioni ambientali sempre più favorevoli. Debellare la presenza delle zanzare a Lecce, quindi, è impossibile. Il problema c’è e rimarrà, si tratta solamente di lavorare d’anticipo per cercare di contenerlo il più possibile. E di seguire alcune semplici regole che ci aiuteranno a prevenirlo adeguatamente”.

“Queste le raccomandazioni – conclude Andrea Guido – che ho il dovere di fare ai leccesi e che, assicuro, possono rappresentare un valido aiuto a sostegno degli interventi a carattere chimico e tecnologico:

  • fondamentale, per le aziende private che operano sul territorio comunale e per i cittadini, provvedere ad eliminare tutti i possibili ristagni d’acqua, limitando così la proliferazione di esemplari;
  • fare attenzione a non abbandonare contenitori di qualsiasi forma e dimensione in spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi e balconi, ed in qualsiasi luogo in cui possa verificarsi raccolta di acqua piovana;
  • mantenere in perfetta efficienza le grondaie o i tombini presenti nei giardini o negli spazi condominiali;
  • pulire bene vasi e sottovasi prima di collocarli all’interno delle abitazioni;
  • convogliare in appositi apparati di scarico la condensa prodotta dagli impianti di climatizzazione”.

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