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Una nuova domenica con il trekking di Salento Faber Domenica 26 marzo a Porto Selvaggio

Ancora un appuntamento con il trekking di Salento Faber, l’associazione culturale che opera nel Salento per la promozione di eventi nei settori del sociale e per la sensibilizzazione alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente. Domenica 26 marzo tappa sullo Ionio, con una passeggiata nella baia di Porto Selvaggio, fiore all’occhiello della costa tra le marine di Nardò, nel cuore del Parco naturale regionale Porto Selvaggio e Palude del Capitano.

La bellezza classica di Villa Tafuri aprirà il percorso che si snoderà tra macchia mediterranea e fitte pinete. Si proseguirà verso serra Cicora, dove un panorama mozzafiato offre la vista anche di Torre Inserraglio. Il gruppo scenderà fino al mare a Torre Uluzzo e, tra grotte e stretti passaggi rocciosi, farà tappa alla Grotta del Cavallo, per poi proseguire fino alla Baia di Porto Selvaggio, alla Torre dell’Alto con la sua lunga scalinata, alla grotta di Capelvenere. Condurrà Luigi Gaetani.

Il ritrovo per quanti vorranno partecipare è sulla strada provinciale Santa Caterina – Sant’Isidoro nei pressi di Villa Tafuri alle 9 del mattino. Il percorso sarà di circa 15 km. Si consiglia abbigliamento da trekking, pantaloni lunghi, scarpe chiuse, k-way, ombrello, acqua.

Occorre essere puntuali nel luogo di ritrovo per evitare rallentamenti e disagi a tutto il gruppo; è possibile portare al seguito il proprio cane, con gli accorgimenti necessari.

Per info e prenotazioni salentofaber.trekking@gmail.com, Elisa 3288310000 – Luigi 3333320820

I luoghi

Il Parco di Porto Selvaggio, sito nel territorio di Nardò (lungo la costa tra Porto Cesareo e Gallipoli), è stato riconosciuto Parco Regionale della Puglia nel 2006 e rientra nel Fondo FAI, si estende per 1122 ettari, dei quali 300 sono di pineta. La costa è di circa 7 km, alta e bassa. Il paesaggio è costituito da rocce affioranti che sprofondano nel mare e sorgenti di acqua dolce.

La baia è bellissima e ha acque limpidissime, senza sabbia ma con sassolini e scogli. In alcuni luoghi è possibile tuffarsi in acqua da modeste alture.

Villa Tafuri si trova a pochi passi dalla discesa che porta al mare ed è uno degli ingressi dell’Oasi. La dimora storica si estende su circa 1000mq con cinque ettari di parco. Terrazze panoramiche vista mare, meravigliosi spazi interni, una dependance e un pollaio in stile eclettico impreziosiscono il luogo.

Serra Cicora è un sito archeologico di particolare interesse storico e paesaggistico, sorge su un pianoro che fu una necropoli. Gli scavi condotti dall’Università del Salento hanno messo in luce varie evidenze archeologiche legate al culto e a manifestazioni funerarie, in particolare una costruzione di tipo megalitico contenente quattro individui. Da un lato il sito è cinto da un muro a secco risalente al neolitico antico.

Torre Inserraglio appartiene alle serie di torri costiere di avvistamento del Salento, costruite allo scopo di avvistare le navi saracene, dedite alle incursioni. E’ un edificio di forma tronco piramidale, non molto alto e possente, costruita attorno al XV secolo e poi rinforzata nel Cinquecento.

Torre Uluzzo è una tipica costruzione salentina, realizzata a secco: lu furniedhru (solitamente chiamati anche truddhri, pajare o pagghiare). Costruita sulla sommità di uno sperone roccioso e già ultimata nel 1575, la torre presenta una forma tronco piramidale ma è parzialmente crollata. La copertura non è più presente e restano in piedi solo alcune pareti, costruite con conci irregolari; in particolare il lato nord e il lato rivolto verso il mare sono i meglio conservati.

La Grotta del Cavallo ha restituito numerosissimi reperti legati all’Uomo Uluzziano che risale cronologicamente a una fase di transizione avvenuta circa 40 mila anni fa dal Paleolitico Medio al Paleolitico Superiore. È un periodo in cui si assiste, in Europa, alla scomparsa dei Neandertal e alla diffusione dei sapiens in tutto il continente. Secondo molti studiosi l’Uluzziano, in cui compaiono elementi di innovazione come strumenti in osso, oggetti ornamentali e decorativi, rappresenterebbe la prova diretta che gli ultimi Neanderthal europei avrebbero raggiunto elevate capacità cognitive e assunto comportamenti simbolici del tutto simili a quelli dell’uomo moderno, ben prima però dell’arrivo dei sapiens in Europa e in maniera indipendente.

Torre dell’Alto, è una torre costiera del Salento, posta a 51 metri sul livello del mare, su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare, venne eretta nella seconda metà del XVI secolo con funzioni difensive.

La Grotta di Capelvenere si apre su di uno sperone calcareo a 16 metri sul livello del mare, inizia ad essere abitata c.a. 45 mila anni fa (glaciale di Wurm), per essere riutilizzata, dopo 40 mila anni, dai Neolitici e poi ancora dai Messapici.

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