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Università del Salento: interpellanza urgente di Mantovano e 54 deputati per chiedere una ispezione ai Ministri competenti

Una ispezione ministeriale sull’Università del Salento, per valutare il comportamento del Rettore e del Direttore amministrativo dell’Ateneo, Laforgia e Miccolis, a prescindere dalle vicende giudiziarie penali che riguardano entrambi. E’ quello che chiede Alfredo Mantovano, con una interpellanza urgente rivolta ai ministri dell’Istruzione e della Funzione pubblica; l’atto è stato depositato oggi con la sottoscrizione di 54 deputati, fra i quali Paola Frassinetti, vice presidente della Commissione Cultura, Giuseppe Palumbo, presidente della Commissione Affari sociali, Paolo Russo, presidente della Commissione Agricoltura, ed Enrico La Loggia, presidente della Commissione sul federalismo fiscale. L’interpellanza prende le mosse dalle incredibili vicende del concorso a tre posti di dipendente amministrativo, delle quali si sono occupati i media del territorio, ma prima ancora il Tar Lecce e la procura della Repubblica, per censurare le modalità di intervento, a concorso pressoché completato, da parte del dott. Miccolis.

Quindi si riferiscono le condotte tenute dal direttore Miccolis, di autentica persecuzione amministrativa nei confronti del responsabile dell’ufficio reclutamento De Pascalis, culminata, dopo il rifiuto di recepire le osservazioni di questi, tendenti a riportare il concorso in questione su binari di legalità, nella sua estromissione da quell’ufficio e nell’apertura di un procedimento disciplinare a suo carico: con ciò confermando un atteggiamento illegittimamente sanzionatorio verso chi ha avuto il solo torto di pretendere la conformità alla regole in un settore così delicato quale è quello dei concorsi. L’interpellanza sottolinea che tali comportamenti, unitamente ad altri, tenuti dal Direttore Miccolis, condivisi e confermato dal Rettore Laforgia, pongono il serio problema della loro compatibilità con le importanti cariche che ricoprono: ciò soprattutto in considerazione del fatto che  – come ampiamente divulgato dal Rettore medesimo – egli si accinge, quale neonominato presidente della Fondazione dell’Università del Salento a gestire procedure d’appalto di lavori pubblici di edilizia universitaria per oltre cento milioni di euro, e quindi deve essere e apparire garante di correttezza, e non di scarsa trasparenza, se non di vera e propria opacità. I media del territorio dedicano di frequente pagine o servizi alle indagini penali e alle denunce riguardanti l’Ateneo salentino, in un quadro di costante tensione, che non giova al buon andamento dell’Istituzione universitaria.

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