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Veleni, discariche e tumori: se ne parla a Corigliano

Salute pubblica e criticità ambientali al centro del secondo Cantiere nella Grecìa salentina.

A Corigliano la situazione critica della salute è complicata dalla minaccia della costruenda discarica progettata proprio sulla rete dell’acquedotto e che rischia di degenerare in una vera e propria bomba ecologica. Ne discutono amministratori e cittadini

24 luglio 2014 ore 21 Corigliano d’Otranto Cau Porta

Il percorso itinerante “Cantieri per la sussidiarietà” fa tappa a Corigliano d’Otranto, giovedì 24 luglio alle ore 21 presso Cau Porta, siglando così il secondo appuntamento nella Grecìa Salentina, segno di marcato interesse per la questione inquinamento e le possibili correlazioni con le patologie tumorali e degenerative.

L’incontro, organizzato dal Centro Servizi Volontariato Salento, Forum Terzo Settore e Comune di Corigliano d’Otranto, ha l’obiettivo di informare i cittadini sui rischi effettivi per la loro salute, riferibili a fattori inquinanti evidenti e nascosti, e di sollecitare quindi gli amministratori a una precisa assunzione di responsabilità in favore di buone politiche della prevenzione della salute pubblica e della tutela dell’ambiente. Da diversi anni ormai cittadini e associazioni della Grecìa segnalano anomalie, ed è arrivato il momento di fare il punto e capire se si tratta di inutili allarmismi o se siamo di fronte a ciò che potrebbe essere definito il “caso Grecìa”.

Resta il fatto che la situazione della Grecìa è molto delicata – come quella del Capo di Leuca, quella di Porto Cesareo e quella della zona nord di Lecce – perché interessata da fumi di alcuni complessi industriali, da discariche con rifiuti pericolosi. A questo si aggiunge lo studio del Registro tumori della Regione puglia del 2011 che prende come riferimento un periodo di 20 anni e che mostra un’allarmante presenza dei tumori ai polmoni proprio nella Grecìa Salentina, con un +30% medio di incidenza nei maschi rispetto al dato atteso.

“È arrivato il momento di capire meglio la situazione – commenta Luigi Russo, presidente del CSV Salento che ha immediatamente colto l’invito dell’amministrazione di Corigliano d’Otranto –, di informare i cittadini, di avviare un confronto costruttivo e risolutivo tra amministratori, autorità, esperti in materia e associazioni”.

A Corigliano urge poi fare chiarezza sulla costruenda discarica proprio sulla falda dell’Acquedotto dei Pugliesi, da cui l’acquedotto attinge la maggior parte dell’acqua, che eroga nelle case di tutti i cittadini del territorio salentino. La situazione è complicata dalla natura del suolo carsico e calcareo, con notevoli perforazioni che aumentano il rischio di contaminazione e inquinamento delle falde a pochissimi metri nel sottosuolo.

Al “Cantiere” hanno già aderito Forum Terzo Settore Puglia, Forum Terzo Settore Lecce, le associazioni SOS 275, SOS Costa Salento, Forum Ambiente e Salute, ACLI Puglia, Comitato No Tap, i comuni di Tiggiano, Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Patù, Corsano, Salve, Acquarica del Capo, Ugento, Montesano, Corigliano d’Otranto, Racale, Melpignano, Melendugno, Specchia, Sternatia, Zollino; al Cantiere hanno anche aderito diversi deputati del Parlamento italiano e esponenti del mondo accademico pugliese, ma chiunque può aderire facendone richiesta. La metodologia del “Cantiere” è essenziale, diretta e punta alla piena trasparenza: “analisi scientifica” della vicenda, discussione, proposte. Alla fine del “Cantiere”, che resterà aperto fino a soluzione del problema, sarà elaborato e votato un “documento politico” che verrà inoltrato alle autorità competenti, come alta espressione di proposta politica del territorio, nella logica dell’art. 118 della Costituzione italiana (principio di sussidiarietà),e soprattutto sarà condiviso con la popolazione interessata al problema.

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