header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

VERIFICHE IMPIANTI TERMICI, LA QUALITA’ DELL’ARIA PRIMA DI TUTTO

La salubrità dell’aria prima di ogni cosa. E’ questo che chiede l’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Lecce, Andrea Guido, alla società cooperativa VIT da Maglie, affidataria del servizio di verifica degli impianti termici in città.

Si è svolto l’altra mattina presso la sede dell’Assessorato di Via Lombardia l’incontro tra i rappresentati della VIT, dei sindacati manutentori e gli esponenti tecnico-politici dell’Amministrazione Comunale. Secondo quanto sosterrebbe il Comune, per la mancanza delle valvole termostatiche, dispositivi interni, non si dovrebbe obbligare il cittadino ad un ulteriore controllo di verifica a pagamento di 30,00 €, in particolar modo se non esistono problematiche sulle emissioni in atmosfera da parte dell’impianto.

L’obiettivo dell’A.C., in particolare dell’Assessore Guido, è quello di garantire la solubrità dell’aria in città, prima di ogni cosa, informare e sensibilizzare i cittadini all’installazione delle valvole ma concedendo dell’ulteriore tempo per gli adeguamenti. Il Regolamento Comunale è stato redatto nel 2007 ma nel frattempo il Legislatore ha emanato il 18/10/2012 il D.L. n.179 (Legge di conversione n.221/2012). Detto D.L. ha modificato l’art. 28, 5 del T.U. sull’Ambiente, prevedendo che gli impianti termici civili debbano essere adeguati alle disposizioni del Titolo II del T.U. sull’Ambiente entro il 01/09/2017.

“I controlli – recrimina Guido nei confronti dell’operato della VIT – devono basarsi, prima di ogni cosa, sull’analisi dei fumi. Quello che ho chiesto alla ditta sono spiegazioni sul perché fino a poco tempo fa’ le verifiche non prevedevano l’accertamento dell’esistenza delle valvole termostatiche, limitandosi all’analisi dei fumi, mentre oggi si richiede l’installazione di questi altri dispositivi. Eppure, durante gli ultimi controlli effettuati, il testo di legge in questione risultava già in vigore. Occorre tutelare la buona fede dei cittadini come quella dei manutentori. Occorre una nuova moratoria di due anni preceduta da una campagna d’informazione, per dare la possibilità a tutti di potersi organizzare per tempo”.

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.