Violenza sulle donne, fronte comune nel Mondo. “La parola d’ordine è prevenzione”

Domenica la giornata dell’Onu che ricorda la lotta contro ogni forma di oppressione nei confronti delle donne.

Concordo con le varie espressioni di pensiero sul tema: “Molto raramente è frutto di un ‘raptus’. Troppo spesso è collegato a una concezione culturale”. Bisogna concentrarsi sul che fare per prevenire e contrastare in maniera adeguata la violenza sulle donne.

La violenza contro le donne è la violenza perpetrata contro donne basata sul genere ed è ritenuta una violazione dei diritti umani.

Esige fare fronte comune in Europa e nel mondo contro il femminicidio (fenomeno riconosciuto da tutte le istituzioni internazionali) e combattere le concezioni culturali alle quali il fenomeno è collegato.

Parlare di violenza di genere in relazione alla diffusa violenza su donne e minori significa mettere in luce la dimensione “sessuata” del fenomeno in quanto manifestazione di un rapporto tra uomini e donne storicamente diseguali che ha condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne e quindi come  uno dei meccanismi sociali decisivi che costringono le donne a una posizione subordinata agli uomini, così come viene rilevato nell’introduzione della Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’eliminazione della violenza contro le donne del 1993 che, nell’art.1, descrive la violenza contro le donne come: “Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata”.

Sarebbe fondamentale tenere monitorato questo tipo di criminalità perché sappiamo che, nella maggior parte dei casi, le forme estreme di violenza o autolesionismo non sono atti isolati, ma rappresentano solo il gesto finale di una o più violenze pregresse nella relazione di intimità.

Bisogna attivarsi concretamente affinché il tema in questione non venga  strumentalizzato per costruire consenso elettorale, ma che i politici si impegnino a porre in essere quelle azioni urgenti e necessarie per garantire l’effettiva protezione delle donne che vogliono uscire da situazioni di violenza.