29 Ott 2014
VOTA SOCRATE di ADA FIORE all’OKTOBERBOOK di COPERTINO
Giovedi 30 ottobre, alle 19, il sindaco di Corigliano d’Otranto, ADA FIORE, presenterà a Copertino (Le), presso la Chiesa delle Clarisse (via M. di Savoia), il suo VOTA SOCRATE (Edito da Lupo Editore).
L’evento rientra nella rassegna letteraria copertinese OktoberBook.
Dialogheranno con l’autrice: MARIO CARPARELLI, PAOLO PATICCHIO e ANNA CORDELLA.
Continuano gli appuntamenti dell’OktoberBook, la rassegna letteraria organizzata dall’assessore alla cultura Cosimo Lupo e promossa dal comune di Copertino (Le); proseguono senza sosta gli eventi letterari di questo “festival della parola” che coinvolge scrittori e pensatori.
In particolare, il 30 ottobre, parteciperà all’OktoberBook ADA FIORE, sindaco di Corigliano d’Otranto e filosofa dell’era 2.0, con la presentazione del suo VOTA SOCRATE (Lupo Editore).
In Vota Socrate, l’autrice immagina un curioso e particolare siparietto, alle soglie del terzo millennio, che vede coinvolti due dei massimi protagonisti, involontari, della controversa querelle tra fede e ragione che anima il dibattito culturale e filosofico da millenni. Nel testo, infatti, Socrate, dopo la morte, ottiene il premio della vita eterna tra i meritevoli, ma un disguido gli impedisce di varcare la soglia dell’Empireo e deve attendere più di 2400 anni perché il custode delle chiavi dell’aldilà si accorga di lui.
Con un’agile e fruibile prosa l’autrice prende per mano il lettore e lo avvicina all’affascinante mondo dell’arte del pensiero. La filosofia diventa così scienza alla portata di tutti, che si apre alla verifica della quotidianità e diventa strumento per la sua comprensione.
Alternando alla narrazione estratti dei testi originali, Ada Fiore ci introduce nel mondo e nel pensiero di Socrate, filosofo tra i più significativi dell’Occidente e figura attualissima che si distingue per l’integrità morale della sua vita.
Il pensatore ateniese, più vivo che mai, sembra avere una risposta a ogni preoccupazione di San Pietro, comprese quelle inerenti le pericolose derive della politica nostrana. E se in mezzo a proclami elettorali e promesse di ogni sorta, i politici contemporanei appaiono privi di proposte convincenti, il “manifesto” di Socrate si caratterizza per la riscoperta di ideali a lungo sopiti, che mettono in comunione, per una volta, i credi più disparati.
Arriverà, forse, dalla filosofia il germoglio di speranza per un futuro roseo?
Ai posteri, anzi agli avi, l’ardua sentenza.