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VQR 2011-2014, IL PRORETTORE DOMENICO FAZIO: «NECESSARIA UN’ANALISI PIÙ DETTAGLIATA»

A proposito dei primi dati sul rapporto VQR 2011-2014, i commenti del Prorettore vicario dell’Università del Salento Domenico Fazio e del Delegato del Rettore alla Ricerca Giuseppe Maruccio:

«I commenti della stampa sui primi dati del rapporto suggeriscono alcune riflessioni e alcune precisazioni. La prima considerazione», sottolinea il Prorettore Fazio, «è che il risultato conseguito, indubbiamente migliorabile, risente anche della massiccia adesione da parte dei docenti dell’Università del Salento alla protesta contro il blocco degli stipendi che qui, molto più che altrove, si è tradotta nel cosiddetto sciopero della VQR, ossia nel rifiuto di presentare i “prodotti della ricerca” per la valutazione».

«Mentre il resto delle università italiane ha conferito in media il 94% dei prodotti», spiega Maruccio, «l’Università del Salento si è fermata all’85%».

«A una prima lettura», prosegue Fazio, «i risultati del nostro Ateneo presentano luci e ombre. Ma necessitano di una riflessione più approfondita. Infatti, le grandi aree disciplinari CUN, che l’ANVUR prende in considerazione in prima battuta, sono composte da molti settori scientifico-disciplinari, tra i quali vi sono situazioni molto diversificate e variegate. I dati completi, pubblicati solo ieri, dovranno essere analizzati con scrupolo in dettaglio prima di poter dare un’interpretazione definitiva e condivisa. A una prima osservazione, tuttavia, risulta che in tutti e tre gli ambiti di ricerca dell’Università del Salento – umanistico-sociale, economico-giuridico e scientifico-tecnologico – vi sono settori scientifico-disciplinari che hanno conseguito risultati di eccellenza. Essi, però, nelle 14 aree CUN talvolta si trovano accorpati a settori che non hanno ottenuto risultati altrettanto brillanti o nei quali si è assistito a una più larga adesione alla protesta. Ciò rende i dati di ancor più complessa lettura. Anche a questo necessario approfondimento sarà dedicata la Conferenza di Ateneo, già convocata per il 9 marzo prossimo. Occorrerà scomporre i dati, settore per settore, in modo da avere un quadro particolareggiato e realistico, per intervenire propositivamente sulle situazioni critiche e nel contempo valorizzare i settori che hanno ottenuto risultati positivi anche nelle politiche di reclutamento».

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