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XXIII^ edizione de La Morte te lu Paulinu (Cazzasassi de Martignanu)

Gran finale per il Carnevale della Grecìa Salentina domani martedì 12 febbraio 2013 con la XXIII^ edizione de LA MORTE TE LU PAULINU.

Dopo avergli tributato un Convegno che ha sancito il paniere dei Piatti ufficiali te Lu Paulinu; dopo averlo portato nelle scuole della Grecìa Salentina; dopo avergli fatto riesumare lu Titoru a Gallipoli, dopo averlo fatto sfilare in mezzo a 10.000 persone nella grande sfilata del carnevale griko; ebbene dopo tutto ciò… domani 12 febbraio 2013 Paulinu Cazzasassi de Martignanu morirà! E come ogni anno la moglie Nina Sconza lo piangerà insieme a parenti e amici nella pubblica piazza di Martignano.

Alle 13.00 sarà il pranzo pubblico offerto ai “parenti chiangimorti” a far degustare (il tutto gratuitamente) quanti vorranno unirsi al dolore per la morte te lu Paulinu. Piatto principe de lu consulu si conferma la trippa con le patate, preparata con maestria da Italo Chironi. Ma non mancherà la carne di cavallo preparata “al sugo ed alla “furcina” dalla famiglia “Cuiubbu & Friends”, li pimmidori schiattarisciati de la Teresa de lu Guardia e le paparine de l’Anna de la Svizzera.  Per dolce la “coddima” (dolce a base di grano, miele ed uvetta) e le “Chiacchere mintifocu” preparato da Narducciu e Luisa!

Per lo spettacolo teatrale della sera (start ore 20.00) tanti saranno, come al solito, i riferimenti a fatti, temi e persone, pubbliche e private: dalle vicende politiche locali a quelle nazionali, dagli intrighi amorosi di paese, alle nuove dinamiche sociali… alle imminenti elezioni politiche!!! La folla assisterà ai comizi dei candidati comunista e democristiano Giggino Bagnatu e Pierpaolo Catuzzi. Ma una vera e propria sorpresa serpeggia nell’aria… pare che a mancare quest’anno non sarà lu Paulinu ma la moglie Nina! Per scoprirlo non bisogna far altro che venire a Martignano.

La serata si concluderà con la lettura del testamento ed il conseguente rogo del fantoccio che raffigura “lu Paulinu con la collocazione della “Quaremma”, fantoccio tipico del costume popolare simbolo dell’inizio della Quaresima dopo l’opulenza dei giorni di Carnevale.

Il tutto è allietato da musica e dalla degustazione di vino e prodotti tipici.

La manifestazione è organizzata da un instancabile gruppo di persone che, mosse dalla passione comune per il teatro comico e per la valorizzazione delle tradizioni locali, si prodiga per rendere l’evento, nella sua semplicità e veracità, uno degli appuntamenti più interessanti ed originali del calendario carnevalesco del Salento. Grazie al loro lavoro, come ci dicono Antonio Apostolo e Luigi Calò, tra gli interpreti e organizzatori dell’evento, “La Morte de lu Paulinu” riscuote ogni anno un successo sempre maggiore di pubblico. Collaborano con loro gli enti e le associazioni del Coordinamento del Carnevale.

* In caso di maltempo:

– Lu consulu si terrà presso il Centro Sociale Kafar Matta in Piazza della Repubblica

– Lo spettacolo teatrale presso  la Palestra della Cittadella dello Sport di Martignano

 

NOTE

La Morte de lu Paulinu condensa lo spirito del Carnevale e lo espia in un rito di trapasso dall’opulenza alla penitenza ed al raccoglimento spirituale. Ma quanta allegria, quanta ironia, nella morte de lu Paulinu; rivivono le atmosfere delle feste medievali di “Inversione” dei ruoli sociali quando ai contadini era concesso dire tutto ciò che pensavano dei loro padroni; e delle feste romane denominate “Pasquinate”, quando sulla statua di Pasquino (dal nome di un sarto o forse di un barbiere che parlava male dei papi e cardinali) venivano affissi biglietti di invettiva contro i potenti e i clericali.

Rivive con lu Paulinu la pratica, lontana, medievale presente nelle composizioni satiriche che venivano recitate e cantate in occasione delle feste più importanti del calendario, in particolare carnevale, che è quella dei testamenti di animali, in particolare maiali e asini, ma anche lupi o tacchini, che preludono all’uccisione sacrificale o più semplicemente alla morte degli animali che rappresentano il Carnevale giunto al limite dei suoi giorni mentre incombe la Quaresima.

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