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XXVII SALONE DEL LIBRO DI TORINO: “VITTORIO BODINI E GLI ANNI EINAUDIANI”

TESTIMONIANZA DI GUIDO DAVICO BONINO – DOMENICA 10 MAGGIO, SALA AVORIO

L’evento è organizzato dalla Regione Puglia in collaborazione con il Centro Studi Vittorio Bodini; per l’occasione verrà consegnato a Guido Davico Bonino il Premio Vittorio Bodini 2013. L’attore Antonio Minelli leggerà alcuni versi del poeta

Il 2014 sarà ricordato come l’anno bodiniano. Il 6 gennaio di cento anni fa, infatti, nasceva a Bari, da famiglia leccese, uno dei più significativi poeti e saggisti del nostro Novecento, Vittorio Bodini, voce raffinata nonché traduttore ed interprete della letteratura spagnola.   Nell’ambito degli appuntamenti in programma dall’8 al 12 maggio al Salone internazionale del Libro di Torino, la Regione Puglia e il Centro Studi Vittorio Bodini dedicano un evento speciale all’intellettuale che ha dialogato con i più grandi protagonisti dell’Italia del dopoguerra.

Sabato 10 maggio alle ore 16.00, nella Sala Avorio del Salone, si terrà infatti l’incontro dal titolo “Vittorio Bodini e gli anni einaudiani”, con la testimonianza di Guido Davico Bonino, al quale per l’occasione verrà consegnato il Premio Bodini 2013. Interverranno Antonio Lucio Giannone (ordinario di Letteratura italiana contemporanea all’Università del Salento), Rosella Santoro (responsabile del Festival del Libro possibile di Polignano) e Valentina Bodini (Presidente del Centro Studi Vittorio Bodini). L’attore Antonio Minelli leggerà alcuni versi del poeta. Nello stand istituzionale della Regione Puglia, Besa Controluce esporrà l’intera Collana Bodiniana.

 

L’appuntamento torinese, in quest’anno bodiniano, rende così omaggio a una figura emblematica del Novecento letterario: Carmelo Bene affidò a Vittorio Bodini una parte nel suo onirico “Don Giovanni”, Enrico Maria Salerno incise su disco le sue traduzioni da Federico Garcia Lorca, Giorgio Strehler ne scelse la traduzione quando, nel 1955, mise in scena “La casa di Bernarda Alba” dello stesso Lorca. Italo Calvino ne fu editor; Salvatore Quasimodo lo incluse nella sua antologia della poesia italiana nel dopoguerra. La traduzione bodiniana (1957) del “Don Chisciotte” di Cervantes è considerata un capolavoro.

Guido Davico Bonino è stato insignito del premio Vittorio Bodini edizione 2013 per il suo fondamentale ruolo nell’editoria italiana di qualità e per il suo importante contributo alla critica teatrale e letteraria del Paese. Oltre alla cattedra di Storia del Teatro presso l’Università di Torino, Davico Bonino ha infatti diretto il Teatro stabile della stessa città dal 1994 al 1997, il Festival di Asti e la sezione prosa del Festival di Spoleto. Di grande valore il suo ruolo all’interno della casa editrice Einaudi, dove, entrato a 23 anni su chiamata diretta di Italo Calvino, ha poi curato la collana “Collezione di Teatro” e le opere teatrali complete di vari autori, tra cui Buzzati e Camus. Nello stesso ambito ha curato la Storia del teatro moderno e contemporaneo in quattro volumi con Roberto Alonge. Ha collaborato con la Rai e attualmente scrive per “La Stampa”. I suoi rapporti con Vittorio Bodini risalgono al tempo del suo arrivo in Einaudi, quando, in qualità di ufficio stampa e poi di direttore generale, si confrontava con gli autori. Esistono infatti fitti scambi epistolari fra lui e l’intellettuale leccese, legati a questioni editoriali e alla pubblicazione dell’antologia sui poeti surrealisti spagnoli: una scoperta letteraria dovuta a Bodini, che ha influenzato le avanguardie italiane di fine Novecento.

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