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Xylella, catastrofe naturale o complotto?

Si apre un nuovo “Cantiere per la sussidiarietà” sul Disseccamento rapido degli ulivi salentini, ad Alessano nel primo incontro pubblico destinato a tutti i cittadini

Sabato 13 settembre 2014

ore 20.30

Piazza Don Tonino Bello

Alessano

 

 

Ci sono voluti un anno e 23.000 ettari (ma fonti non ufficiali parlano di quasi 37.000 ettari) di terreni desertificati, per poter giungere alla conclusione che la Xylella Fastidiosa è un male incurabile per i nostri ulivi. Causato da un batterio da quarantena, la Xylella Fastidiosa, in grado di attaccare, oltre l’olivo più di 150 specie vegetali tra cui la vite, le drupacee, l’oleandro, etc. Mai incontrato prima in territorio comunitario, ma capace di far dannare da più di un secolo i laboratori americani che la studiano su agrumi e viti, senza trovarne cura, la Xylella Fastidiosa ha scelto il Salento per fare il suo ingresso in Europa e precisamente la zona di Gallipoli. Sarà perché è la zona florovivaistica più vivida del Salento, o perché è particolarmente appetibile, non solo per il batterio, ma il focolaio dell’infezione degli ulivi è partito proprio dalla “perla dello Jonio”, per poi contaminare l’intero litorale, arrivando a nord verso Copertino, Galatina, Sternatìa e poi ancora più su, fino a Surbo e Trepuzzi, viaggiando, contemporaneamente, a sud, direzione Gagliano del Capo, passando per Specchia, Presicce, Alessano. Un vero sterminio che rischia nel giro di poco tempo di mettere in ginocchio gran parte dell’economia locale e di modificare irrimediabilmente il nostro paesaggio.

Per questo il CSV Salento in collaborazione con il Forum Terzo settore, l’associazione SOS Costa Salento, il Comune di Alessano, Mondoradio Tutti Frutti, ha deciso di aprire un nuovo Cantiere per la Sussidiarietà e avviare un confronto pubblico sul tema a partire da alcune domande che cittadini e associazioni si pongono ormai da tempo: chi ha portato in Salento il batterio della Xylella? Ci sono responsabilità politiche, scientifiche o penali? Cosa si può fare per fermarlo e prevenirlo nelle zone in cui ancora non è arrivato? Cosa si può fare per bloccare il tracollo dell’economia della nostra terra e per salvare il nostro meraviglioso paesaggio?

Di questo discuteranno ad Alessano sabato 13 settembre alle 20.30 in piazza Don Tonino Bello, Luigi Russo presidente del CSV Salento, Osvaldo Stendardo sindaco di Alessano, Giovanni Melcarne presidente consorzio tutela olio DOP terra d’Otranto, Ivano Gioffreda associazione Spazi Popolari, Rocco Protopapa vice presidente Coldiretti.

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