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Rigore svizzero. Anziana rifiuta di pagare multa per un’infrazione al codice della strada: quattro giorni di carcere.

Nonna di dodici nipoti proclama la sua innocenza: «Non ho mai commesso il reato per cui mi hanno multata, per questo motivo non pago». E si presenta in prigione

Che in Svizzera il rigore fosse proverbiale non è una novità. Tuttavia, fa notizia per l’eccesso di inclemenza o forse di severità, quanto accaduto ad un’anziana del Canton Turgovia che sarà costretta a passare quattro giorni in carcere a seguito del rifiuto di pagare una multa di 1.280 franchi, pari a 1195 e rotti euro, per un’infrazione stradale che sostiene di non aver commesso. Una storia che si ripete dopo quella analoga di un 84enne del Bellinzonese che qualche mese fa ha trascorso 48 ore presso l’istituto di detenzione “La Stampa” dopo che anch’egli si era opposto al pagamento di una multa (e i successivi richiami) per il superamento del limite di velocità sulla strada cantonale del Monte Ceneri. La donna turgovese, originaria dei Paesi Bassi ma residente a Amriswil (TG) nella giornata di ieri si è presentata davanti alle porte del carcere di Frauenfeld con appresso solo una borsa sportiva nera. Intervistata da un reporter del giornale d’Oltralpe Blick ha dichiarato «Non ho mai commesso il reato per cui mi hanno multata (sarebbe finita contro un muro di arenaria e poi si sarebbe allontanata senza dire nulla a nessuno, ndr) per cui io non pago»,. Tuttavia, la 77enne ha sembrato prenderla comunque con filosofia ed ha riferito «Sto cercando di vederla come una nuova esperienza», mentre un poliziotto le urla, anche simpaticamente: «È ora, ti stanno aspettando». Una vicenda a tratti grottesca che per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, serve a ricordarci che in Svizzera e quindi, immediatamente al di là dei nostri confini, vige ancora il rischio di una pena detentiva se si supera il limite di velocità. Dunque, attenti a non correre troppo sulle strade elvetiche.

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